lunedì 2 novembre 2015

RISO VENERE CON VERDURE


Lunedì, giornata libera da qualsiasi impegno e con la possibilità di dedicarmi a ciò che più mi piace fare: pasticciare in cucina e fotografare i miei pasticci. Sola e senza fretta, lascio che il tempo si dilati e prenda il suo giusto spazio, guardandomi intorno, sorseggiando pigramente il caffè e meditando di preparare un'altra caffettiera. La crostata preparata per la colazione è terminata e dovessi seguire il mio cuore sarei pronta per impastare un altro dolce, forever and ever. Ci sono però un'infinità di alternative, non si può pasteggiare a dolci e dal momento che mi piace trafficare in cucina, trasformare ciò che ho a disposizione in qualcosa di buono e semplice, guardo il cesto delle verdure e anziché pensare alla colazione porto avanti i lavori per la cena.
Non amo molto i piatti elaborati quindi le mie preparazioni (salvo rari casi) sono sempre veloci e con ingredienti che chiunque può avere a disposizione nella propria dispensa.
E' un po' la "cucina della nonna" che produce sapori rustici che sanno di campagna.
Penso spesso a mia nonna e la rivedo accanto alla stufa della sua casa di campagna o china sul tavolo intenta a pulire la verdura appena raccolta dall'orto. Sono stata molto fortunata,  mia nonna è stata su questa terra molto a lungo e se penso a lei non riesco a collocarla al di fuori della sua cucina o del suo orto.
Credo che la cucina sia la stanza più importante di una casa e per me dovrebbe essere enorme, con una tavolo gigante da poterci mangiare in venti e avere ancora un sacco di spazio. Muri colorati nelle tonalità del grigio, un piano lavoro in legno che prende tutta una parete dove poterci appoggiare frutta, verdura, e tutto ciò che mi serve. Sotto il piano da lavoro, mensole di legno piene di ciotole, piatti sbeccati, bicchieri, taglieri, tegami, pentole di ogni misura, teglie che sono così tanto usurate da sembrare bruciacchiate. Cucchiai comprati al mercatino dell'antiquariato, posate e bicchieri spaiati per apparecchiare ogni volta una tavola diversa. Fiori e piante dappertutto che tanto lo spazio non manca, finestre enormi dalle quali entra tantissima luce e davanzali con candele disseminate da accendere quando la luce del giorno lascia il posto all'imbrunire.
Questa è la cucina che sicuramente avrò ma nel frattempo mi muovo con destrezza nella mia micro cucina che sarà un quarto di quella ideale, sorridendo e sapendo che i sogni diventano realtà.





INGREDIENTI per due persone
  • 120 gr di riso venere
  • 3 o 4 carote
  • un piccolo broccolo
  • cipolla rossa di Tropea
  • arachidi 
  • olio
  • sale (o gomasio)
  • parmigiano reggiano o grana padano (facoltativo)
  • peperoncino fresco (facoltativo)




PREPARAZIONE

In una pentola mettete a bollire dell'acqua, salate e fate cuocere il riso tenendo conto della vostra preferenza di cottura. Scolate il riso e lasciatelo raffreddare. Nel frattempo raschiate le carote, lavatele e tagliatele a striscioline. Lavate i broccoli e affettate le cime molto finemente. In un tegame mettete dell'olio, uno spicchio d'aglio e mezza cipolla di Tropea tagliata sottilmente. Fate rosolare, aggiungete le verdure e lasciate cuocere finché non saranno morbide. Aggiungete una manciata di arachidi tritate grossolanamente, spegnete il fuoco, salate con moderazione e condite il riso. Potete preparare questo riso anche in anticipo ed è buono anche a temperatura ambiente. Al momento di mangiarlo, se vi farà piacere potrete aggiungere un po' di peperoncino fresco tagliato a piccoli pezzi e una spolverata di parmigiano.




6 commenti:

  1. È semplicissimo. Puoi anche preparare tutto prima e mischiare gli ingredienti all'ultimo. Fammi sapere se ti è piaciuto e se per caso apporti qualche variazione dimmi che sono qui per imparare. Buona giornata

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  2. Piatti semplici, cucina tradizionale mi pare non manchi nulla per la preparazione di questo piatto che io adoro! C'è magia nelle tue parole. Un abbraccio

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  3. Grazie a te tesoro. Per le tue parole, perché passi di qui e lasci le tue considerazioni. Grazie e un abbraccio fortissimo

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  4. Ciao Barbara, che incredibili foto! Colori magnifici! Complimenti, verrò spesso a trovarti! Un abbraccio, Rosa.

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  5. Nel tuo prologo vi è la dolcezza dei ricordi dell'infanzia, l'amore per coloro che non ci sono più e credo che sia molto meglio scegliere la bellezza dei ricordi d'amore che l'incertezza, anche se elettrizzante, del futuro. Sono una presentazione di una ricetta altrettanto gratificante come il rimembrare gli anni felici trascorsi.

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