lunedì 19 ottobre 2015

PLUMCAKE AI COLORI D'AUTUNNO



Fare una passeggiata in una giornata di sole
La macchina fotografica sempre con me perché in qualunque momento potrei scorgere qualcosa che mi piacerebbe catturare in uno scatto.
E' autunno e la vegetazione si sta vestendo di nuovi colori, alcune piante stanno piano piano abbandonando il vestito verde per indossarne uno rosso e attraversano quella fase in cui le sfumature sono intense e vivide.
Foglie gialle, rosse e marroni tappezzano la strada sulla quale stiamo camminando, bacche e ghiande sono cadute per terra e si possono raccogliere.
Mi piace   portarle   a   casa,   metterle  in  una  ciotola  e  guardare  come nei giorni cambiano colore, diventando via  via  più  secche  ma   raggiungendo  una  sfumatura  che  diversamente  non  sarebbe possibile.
Ho ammirazione e gratitudine per la semplicità della natura dalla quale potremmo veramente imparare se imparassimo ad applicarla nella nostra vita. 
La natura affronta con naturalezza ogni tipo di cambiamento e non si oppone, a differenza nostra che non sempre siamo propensi ad accettare serenamente le trasformazioni.
Ieri, giornata in cui non mi sentivo particolarmente in forma, con la propensione ad essere troppo critica, con l'incapacità a vedere il bicchiere mezzo pieno, la giornata un po' grigia, la mia dolce metà che mi guardava con gli occhi a spirale transitare avanti e indietro tipo leone in gabbia, ho pensato che dovessi fare qualcosa per togliermi questa cappa sconsolata.  Sono una persona tendenzialmente solare ma, come a tutti, mi capitano quelle giornate in cui i miei limiti sembrano invalicabili. L'importante credo sia trovare il modo di ritrovare il sorriso e la voglia di fare, non crogiolarsi troppo nelle cose che sul momento non piacciono e che ognuno trovi la sua personale scorciatoia per raggiungere la serenità il più in fretta possibile. Per qualcuno potrà essere scollegarsi da pensieri molesti leggendo un libro, per qualcun altro sarà guardare un film, etc. Non è importante cosa si sceglierà ma il raggiungimento del benessere. Ho pensato: faccio un plumcake. Ma nonostante a me piaccia cucinare (soprattutto torte e dolci in genere) quando ho questo tipo di stato d'animo non mi ci metto neppure perché conosco già il risultato finale. Ma voltandomi ho visto le mie bacche un po' secche ma ancora colorate e ho deciso di fare qualche foto, tagliando un melograno per sposare i colori tra loro. Un po' di rosso che con la sua energia mi ha risvoltato la giornata e fatto tornare il buonumore





Tornata l'energia per fare un plumcake mi sono messa all'opera e, nonostante mi piacciano molto i dolci burrosi, molte volte scelgo di prepararli senza burro e senza uova per poterli preparare più spesso, gustare a colazione e in qualunque momento della giornata. Hanno un gusto un po' particolare, il palato si deve abituare a questi sapori rustici, ma io li trovo deliziosi nella loro semplicità.


INGREDIENTI
  • 200 gr di farina
  • 100 gr di amido di mais
  • una bustina di cremortartaro
  • un pizzico di sale
  • 120 gr di sciroppo d'acero
  • 170 gr di yogurt greco
  • 40 ml di olio di semi di girasole
  • 3 o 4 mele
  • 1 limone possibilmente non trattato

PREPARAZIONE

Sbucciate e tagliate le mele in piccoli pezzi. Mettetele in una pentola con tre fette di limone e un po' d'acqua e fate cuocere fino a che non saranno cotte ma non disfatte. Lasciate raffreddare e nel frattempo in una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi (farina, cremortartaro, amido e pizzico di sale) mescolandoli tra loro con un cucchiaio di legno. In un'altra ciotola mischiate tra loro tutti gli ingredienti liquidi (sciroppo d'acero, olio e yogurt) mescolando affinché siano ben amalgamati. A questo punto aggiungete gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mescolate molto bene. Inizialmente risulterà un composto un po' difficile da mescolare perché denso ma basterà togliere le fette di limone dalle mele, aggiungerle con il loro liquido e si otterrà un composto molto più fluido e cremoso. Inumidite un foglio di carta forno, strizzate e foderate lo stampo da plumcake. Versate il composto, livellatelo con il cucchiaio di legno e infornate a 180° per 45/50 minuti. Nel mio caso, avendo un forno statico, l'ho lasciato nel forno un'ora. Vale come sempre la prova stecchino. 






























2 commenti:

  1. E poi si parla, si riparla e, specialmente oggi, si sparla di quel nobile sentimento che Madre Natura, nel suo eterno ciclo vitale, nella sua piena maturità, ogni anno ci mostra. Ce ne parla non con le parole, non con frasi dolci e carezzevoli, ma con la varietà dei suoi colori che dal verde della sua giovinezza, passa a quella tonalità della pudicizia, timidezza, ingenuità, sincerità che caratterizza le guance di una bella donna, che si trova ad affrontare, per la prima volta, la sua esperienza d’amore: il rossore delle sue guance!!
    Sì, proprio quell’ amore, che oggi sembra completamente escluso dalla quotidianità, quando si parla solo di morte e di violenza di ogni genere, per il quale noi uomini siamo stati creati insieme a questa bella Natura, che chiamiamo Madre, che da essa traiamo la vita, ma niente siamo disposti ad apprendere e a seguirne le leggi e le sue meravigliose forme vitali.
    Insomma “la natura affronta con naturalezza ogni tipo di cambiamento e non si oppone, a differenza nostra che non sempre siamo propensi ad accettare serenamente le trasformazioni.”
    Passeggiare in un bosco, nella più romantica delle stagioni, in quei giorni “quando alcune piante stanno piano piano abbandonando il vestito verde per indossarne uno rosso e attraversano quella fase in cui le sfumature sono intense e vivide”, è l’emozione più grande che, nell’ intero anno si possa provare.
    I colori, le bacche sparse per ogni dove, l’odore della terra inumidita dal clima ormai fresco della notte, i ciclamini che riempiono con il loro aspetto tenero tutti i pendii, ogni cosa, dunque, parla d’amore, di bellezza, di dolcezza.
    Si è colti da un sentimento di abbandono e di piacevole sogno, sembra di passeggiare in un luogo fermo nel tempo, immutabile, piacevolmente romantico e tutto ti invita a respiri profondi che distendono l’anima e le fanno sentire la bellezza del posto e, al tempo stesso, della vita.
    E’ bello vivere questa esaltante esperienza, soprattutto quando capitano quei giorni in cui non ci si sente in piena forma e tutto sembra grigio. Allora, in un bosco, si ritrova la favola bella che diventa realtà e, quel bicchiere che sembrava mezzo pieno, ora raggiunge l’orlo della pienezza.
    Ecco cosa ho provato, carissima Barbara, leggendo il tuo meraviglioso incipit del post. Una lezione di vita, di amore, di esaltazione della bellezza della Natura, della tua capacità di farci vivere le tue stesse emozioni, di trasfondere nei nostri cuori quella amabilità che è parte integrante di te, di insegnarci che, parlare d’amore, è come realizzare il mandato che la natura pone nel nostro DNA ed è l’unico modo per realizzarsi.
    Grazie a te, mia carissima e dolce amica!!

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    1. Bello l'autunno, passeggiare in campagna, osservare i colori che cambiano e sentire crescere, dentro di noi, rami di consapevolezza che ci fanno capire quanto la natura abbia da insegnare. Lo fa senza chiedere nulla in cambio e personalmente, al suo cospetto, sento tutti i miei limiti di essere umano che fa fatica ad accettare le trasformazioni. Poi penso che sapere di avere dei limiti mi porta avanti sul percorso, in fondo sono qui per imparare e ogni giorno mi offre la possibilità di fare un piccolo passo in avanti. Grazie a madre natura quindi, grazie alla vita e grazie a te che ci sei anche per me. Un mondo di bene :)

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