giovedì 14 aprile 2016

FUORI DAI SOLITI BINARI

TUTTI DOBBIAMO ESSERE PAZZI, LA PAZZIA E' PARTE DI NOI, LA MONOTONIA E L'ESSERE UGUALI E PERFETTI, FA DI NOI UNA RAZZA FALSA E INSENSATA
LA POCA VOGLIA DI LIBERARSI ED ESPLORARE LUOGHI E METE FUORI DALL'ORDINARIO, AMMUFFISCE LE NOSTRE ANIME, FACENDOCI INVECCHIARE PRIMA
LA NOIA, LA VOGLIA DI NON PROVARE, RENDE IL NOSTRO CUORE STANCO E I NOSTRI PENSIERI STANCHI E ANNOIATI
USCIRE FUORI DAGLI SCHEMI
FARE CIO' CHE NESSUNO SI ASPETTEREBBE MAI
VALICARE QUEL MURO CHE DIVIDE IL MONDO DALLA LIBERTA'
ARRIVARE A QUEL TERRENO CHE PORTA NELLA TUA VITA QUELLE COSE, QUELLE PERSONE, QUELLE SENSAZIONI, DIVERTIMENTI ED EMOZIONI, CHE NON AVEVI MAI PROVATO 
(EJAY IVAN LAC)
Uscire fuori dai soliti binari è l'unica cura che abbiamo a disposizione in questo mondo malato di omologazione. Immersi nel giardino delle abitudini dove tutto è in ordine, una comfort zone che ci rilassa ma che spesso non lascia andare oltre e penalizza la possibilità di sperimentare
Prendere una foto con uno sgabello, appoggiarci sopra fiori veri e lasciar cadere petali sul pavimento.
Unire il reale a ciò che non lo è, uscire dai cliché e far volare la fantasia, abbandonare le carte nautiche preconfezionate dalla società in cui navighiamo e solcare nuovi mari
Ho smesso di chiedermi cosa è vero e cosa non lo è ma preferisco curiosare, osservare, sovvertire e ampliare

4 commenti:

  1. Carissima Barbara, non conosco il tuo viso, non so quale possa essere il tuo portamento, le tue movenze, i tuoi atteggiamenti, i tuoi colori, tantomeno non ho mai ascoltato la tua voce. Non so se quei meravigliosi occhi di apertura sono i tuoi o è la foto di qualche attrice, magari presa dal web. Oggi, nella società dell'informatica e telematica, non sai più cosa è vero e cosa è virtuale, non ti rendi più conto di quale sia la realtà nella quale vivi o quale sia l'illusione della realtà che altri creano per te.
    Mi piace pensare, uscendo fuori dagli schemi, come dici tu, che questi occhi possano essere i tuoi, stupendi come il colore del mare, pendant con i capelli color della notte, lo sguardo volto verso l'orizzonte, desiderosi di "varcare ogni limite,solcare nuovi mari e uscire da questo mondo malato di omologazione".
    Sai anche dimostrare realmente quanto sia facile e fantastico al tempo stesso raggiungere simili obiettivi. Certo, per te che sei un'artista, la cosa riesce semplice. Basta sovrapporre la realtà alla non realtà e realizzare il superamento del limite ed anche le foto, insieme con te, diventano arte. Sono talmente belle le tue realizzazioni fotografiche e ci invitano a quella riflessione che dovrebbe liberarci da quella omologazione massificante che la società consumistica impone alle nostre menti, con messaggi subliminali di cui non ci si rende nemmeno conto.
    Ecco perché ritengo questo tuo post un grande messaggio di arte e filosofia, di emozione e di riflessione. Il tutto realizzato con i colori variopinti dei fiori, che potrebbero essere anche quelli della nostra vita, se solo sapessimo riflettere.
    Non so se ho colto nel segno quando ho immaginato che quegli occhi siano i tuoi, ma spero che i desideri espressi a tarda sera possano essere la realizzazione di un pensiero per te.
    Sempre grazie per tutto ciò che sei in grado di regalarci per farci crescere e cercare di catturare quella felicità che spesso proviamo, ma che non siamo in grado di portare sempre con noi.

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  2. Carissimo Francesco, eccoci qui al nostro appuntamento settimanale con i nostri scambi. Le mie riflessioni, il mio filosofeggiare sulla vita e i tuoi commenti sempre ricchi di poesia, che aspetto di leggere con tutto il cuore. Hai colto nel segno pensando che questi occhi potessero essere i miei. Ebbene sì, sono gli occhi di questa donna curiosa che guarda verso l'orizzonte, sempre alla ricerca di qualcosa da sperimentare, occhi pieni di mille domande ma che non si preoccupano di trovare per forza delle risposte. Preferisco vivere fuori dalle righe e dal coro, credere che tutto sia davvero possibile, lasciarmi affascinare da tutto ciò che mi circonda, vestendo di magia anche i momenti che apparentemente potrebbero sembrare banali. Per riallacciarmi a ciò che tu dici credo che ci sia tutta una realtà che altri creano per noi e la cosa secondo me drammatica, è che molte persone la ritengano l'unica realtà possibile. Io ho voglia di varcare ogni limite e solcare nuovi mari. Uscire dalla comfort zone per vedere cosa la vita riserva e non limitarmi a vivere in un palcoscenico creato ad arte da qualcun altro. Felice come sempre di averti trasmesso queste emozioni e non mi resta che darti appuntamento alla prossima settimana. Un abbraccio fortissimo fortissimo :)

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  3. Tu pian piano impari a conoscermi e sai che non mi piace ostentare, nè proferire parole che non mi appartengono. Ancor di più che non penso. Ma se le sento allora le lascio libere di andare. Non le trattengo con me, perché esse vogliono volare ed arrivare altrove.
    Non stupirti dunque se il vento busserà alla tua porta e soffierà il mio affetto per te.
    Non c'è mai banalità qui. Non c'è in te e dunque neppure nelle righe che scrivi, nei fiori che cogli. Non c'è nelle vecchie foto che raccogli e adagi dolcemente a qualcosa di tuo.
    Questo spazio, che è tuo, ma anche di chi viene a farti visita possiede e porta con se il dono della libertà. Ci si sente liberi. In tutti i sensi. Come fosse il rifugio della gioia.
    E ti assicuro che quando dentro si possiede così tanta gioia é difficile descriverla. E difficile spiegare che sedersi qui, ascoltarti tra i silenzi di un giorno ormai andato è un modo per sentirti vicina.
    Buonanotte...

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  4. Cara Melania è vero che piano piano imparo a conoscerti e una cosa l'ho capita: sei una persona riservata, che tendenzialmente misura le parole ma capace di grande poesia e di affetto. Sono belle le tue parole e apprezzo moltissimo il tuo interesse per il mio diario dove custodisco i miei pensieri, le mie emozioni e le mie sensazioni. Felice che trasmetta libertà e ciò che è più importante è riuscire a sentirsi vicini pur essendo chilometricamente lontani. Sai cosa mi piacerebbe? Che il vento che tu dici verrà bussare alla mia porta, ti portasse qui per qualche giorno e potrei portarti a spasso per la città e farti vedere tutti gli angolini che mi sanno emozionare. Un abbraccio fortissimo e a presto *.*

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